La Matrice

Lasciate che vi dica perchè siete qui.
Siete qui perchè sapete qualcosa. Ciò che sapete non riuscite a spiegarlo ma lo percepite. E' una vita che avete queste percezioni. Che al mondo cioè ci sia qualcosa che non funziona affatto. Non sapete cos'è - ma è qualcosa che vi fa impazzire, come una scheggia che vi perfora la mente. E' questa la sensazione che ha fatto si che vi avvicinaste a me. Sapete di cosa sto parlando?

Della Matrice?

Volete sapere di cosa si tratta? La matrice è ovunque. E' tutt'intorno a noi. Persino ora, proprio in questa stanza. Potete vederla se guardate fuori dalla finestra o se accendete il vostro televisore. Potete avvertirne la presenza quando andate al lavoro, quando andate in chiesa, quando pagate le tasse. E' il mondo che è stato occultato ai vostri occhi, che vi allontana dalla verità.

Quale verità?

Che sei uno schiavo come tutti gli altri. Anche tu sei nato in cattività. Nato in una prigione che non riesci ad odorare, gustare o toccare - una prigione della mente. Purtroppo, a nessuno si può dire cosa sia la Matrice - devi scoprirlo da solo...

...sto cercando di liberare la tua mente. Ma posso solo mostrarti la porta. Sei tu che devi decidere di oltrepassare la soglia.

lunedì 6 giugno 2011

In un altro Paese

Documentario sugli eroi che in Italia non esistono più.
Giovanni Falcone Paolo Borsellino e tutti quelli che hanno costruito e mandato avanti il Pool antimafia di Palermo.

lunedì 2 maggio 2011

Da Polsarda a Coopservice

Eccoci qua, la soluzione per noi dipendenti aeroportuali è arrivata.
Finalmente il passaggio del testimone è avvenuto.
Sarà sicuramente un bel salto di qualità quello che ci aspetta in aeroporto. La solidità e la storia della Coopservice parlano da sole, per noi quindi sarà un motivo di serenità e di stimoli per dimostrare e ricambiare la fiducia data a tutti i 56 addetti assorbiti dalla nuova società.
Rimangono i 3 mesi di stipendi non percepiti dalla Polsarda per i quali ci stiamo attivando proprio come ormai stanno facendo gli ex colleghi di Sassari che versano in condizioni peggiori delle nostre. Io vi auguro che possiate risolvere la vostra situazione ormai assurda e impietosa nella quale siete stati trascinati. Auguri!

Per quanto riguarda noi diciamo, benvenuta Coopservice.

lunedì 11 aprile 2011

Polsarda: Colleghi di Sassari incatenati in piazza



Ecco qua la disperazione dei miei colleghi di Sassari costretti ad azioni estreme per far valere il nostro sacro santo diritto alla retribuzione.

Sono perfettamente d'accordo con ciò che dice il mio collega che purtroppo non conosco di persona e aggiungo soltanto un particolare: ad oggi 11 aprile 2011 noi aeroportuali non abbiamo percepito lo stipendio di febbraio e tra qualche giorno scatta la data dello stipendio di marzo; quindi due mesi di arretrati.
La vostra situazione comunque è molto più grave e spero vivamente che all'incontro di domani 12 aprile 2011 tra azienda prefetto e sindacati ci possano essere dei risultati che porteranno alla risoluzione del problema una volta per tutte.
Aggiungo anche un'altra cosa, purtroppo anche a olbia abbiamo colleghi che coprono i turni e remano contro chi protesta.
Siamo sulla stessa barca, avanti così senza fermarci.
In bocca al lupo!

venerdì 18 marzo 2011

Lettera di Adriano Celentano al Corriere della sera


La cosa piu incredibile che più di tutti impressiona è lo stato di ipnosi in cui versano gli italiani di fronte ai fatti sconcertanti di una politica che non è più neanche politica ma piuttosto qualcosa di maleodorante e che di propostito vorrebbe trastullarci in uno stato confusionale dove sempre di meno si potrà distinguere il bene dal male.
Sparisce quindi quel campanello di allarme che ci mette in guardia quando c'è qualcosa che non quadra nei comportamenti di un individuo, un qualcosa che detto in una parola si chiama sospetto. E di sospetti sul nostro presidente del consiglio tanto per fare un esempio ce ne sono abbastanza e così, nel bel mezzo di una tragedia che sta vivendo il giappone dove fuoco e acqua stanno distruggendo tante vite umane senza contare l'aspetto piu insidioso dovuto alle radiazioni liberatesi nell'aria, il nostro presidente del consiglio non demorde. Il progetto sul nucleare in Italia andrà avanti. L'orientamento popolare contro le centrali nucleari decretato dal referendum fatto 24 anni fa fu chiarissimo. Ma per Berlusconi non basta, chi se ne frega della sovranità popolare. Ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo e Casini che fino a prima della tragedia di questi giorni ha sempre parlato in modo equilibrato, subito dopo il terremoto, intanto che le radiazioni cominciavano a liberarsi nell'aria e 300.000 persone venivano evaquate dalle loro case ci ha tenuto a ribadire con una certa fierezza il suo parere favorevole al nuclerare facendo quasi un rimprovero al governo per non aver ancora iniziato i lavori. Caro Casini che tu fossi un nuclearista convinto lo sapevamo tutti e io rispetto la tua opinione anche se è orribile. L'Italia è uno dei paesi a maggior rischio sismico. Come tu sai le radiazioni sono pericolose non soltanto perchè si muore ma per il modo in cui si muore, una sofferenza di una atrocità inimmaginabile e poi non si è mai in pochi a morire specialmente quando la catastrofe raggiunge dimensioni come quella che sta vivendo la povera gente in Giappone. E non venirmi a dire che le centrali nucleari di terza generazione sono piu sicure della seconda e che ancora piu sicure della terza saranno quelle di quarta, disponibili per altro nel lontano 2030. La verità è che tu e Berlusconi siete degli ipocriti marci. Lo sapete benissimo che per quanto sicure possono essere le centrali atomiche anche di decima e undicesima generazione il vero pericolo sono soprattutto le scorie radioattive che nessuno sa come distruggere e che gia più di mezzo mondo ne è impestato. Ora il mio potrebbe sembrare un appello, ma non lo è. E' una preghiera, una preghiera che non è rivolta ai politici, loro non sanno quello che fanno. Per cui mi rivolgo a tutti quelli che invece li votano i politici, di destra, di sinistra, studenti, leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene non disertate il referendum, questa volta sarebbe un suicidio. Dobbiamo andare a votare anche se il governo spostasse la data del referendum al giorno di natale.

Adriano Celentano

lunedì 7 marzo 2011

La A.S.L. non paga, Polsarda protesta


Questo è l'articolo comparso due giorni fa sulla Nuova Sardegna.
A quanto pare anche quella parte di lavoratori e sindacati che mesi fa si sono dissociati dal protestare in comunione con la CGIL e i colleghi di Olbia, hanno finalmente deciso di manifestare il proprio disagio.

La situazione che si è sviluppata in questi ultimi mesi è la seguente;
dopo il sit-in e lo sciopero attuato dalla Filcams CIGL di Olbia e di una parte di guardie giurate che operano appunto a Olbia, l'azienda si è impegnata ad erogare gli stipendi ai dipendenti che operano nell'ambito della sicurezza aeroportuale. Questo è nato con tutta probabilità per via delle pressioni della società di gestione dell'aeroporto (GEASAR) attuate nei confronti della Polsarda, per fare in modo che i "propri" addetti alla sicuezza lavorassero in tutta serenità e probabilmente evitare altre proteste simili che non facevano di certo bene all'immagine che la GEASAR ha di se.
Purtroppo quella fetta di torta però, non basta per pagare tutti gli stipendi arretrati di tutti i dipendenti. Il "conflitto" quindi è stato inevitabile.
Io capisco e sono solidale con i colleghi che lavorano a Sassari, qui a Olbia abbiamo vissuto le stesse situazioni e ci siamo mossi per manifestare a favore dei notri diritti.
L'unica domanda che mi sono posto è questa, perchè le sigle sindacali di Sassari e i dipendenti non si sono uniti a quelli di Olbia 5 mesi fa per la stessa causa?
Potevamo stare tutti nella stessa barca, tutti uniti e compatti forse potevamo ottenere molto di più.

sabato 22 gennaio 2011

Parole Sacre

Dice tutto lui...




Continuate a seguire i programmi spazzatura, a comprare giornali di gossip...

Io preferisco lui e tanti altri.
Se volete ascoltate.

Per tutti quelli che....

Per tutti quelli che come me, si sentono schiavi di questo sistema.
Voglio che sappiate che non bisogna arrendersi, anche se tutto quello che ci circonda sembra troppo più forte di noi.
Io sono un operaio con tutti i problemi che ne conseguono. Sono costretto ogni giorno a vedere facce che non mi piacciono e a vivere situazioni che eviterei in qualsiasi altra occasione. Questo è il prezzo di chi come me è costretto a lavorare per poter mangiare.
Tutto ciò che ci circonda ci trasmette rabbia, dobbiamo affrontarlo tutti i giorni e poi scarichiamo le nostre frustrazioni su cose o persone che non meritano o che comunque non sono la causa di questo malessere.
Se chi comanda si impegnasse almeno per rendere questo sistema funzionante ci sarebbero sicuramente meno persone come me che vorrebbero abbatterlo o quanto meno cambiarlo.
Invece le cose vanno male sempre di più. In tv ci spacciano delle stronzate incredibili mentre per strada, nei posti di lavoro, insomma nella vita di tutti i giorni che quelli come me affrontano, le cose non stanno come dicono.
Non c'è lavoro per i giovani? E' ovvio, alla A.S.L. ci sono persone che lavorano da 46 anni e invece di dedicarsi finalmente alla loro vita decidono di continuare a ad esercitare il loro lavoro a discapito di tanti ragazzi che potrebbero tranquillamente rimpiazzarli.
I politici parlano di sprechi? Ma non si rendono conto che sono ridicoli?
Vedo decine di macchine della polizia parcheggiate tutti i giorni a marcire sotto le intemperie del tempo, mentre nell'ufficio soprastante gli agenti sono a malapena quattro o cinque per turno. Tutto pagano da noi ovviamente. Dicono che non c'è benzina.
Qui in Italia si sono inventati se non sbaglio "il ministro per la semplificazione normativa" e io mi chiedo cosa stia semplificando. Vi siete mai letti il codice civile o qualche contratto nazionale di qualche categoria di lavoratori? bene, allora rinunciateci a meno che non siate affiancati da un buon avvocato o abbiate studiato un po' di diritto che possano tradurvi o aiutare a capire quello che c'è scritto.
Negli enti statali c'è un'incompentenza che trabocca. Medici che non sanno usare il computer perchè chi li gestisce non è in grado di fornire i mezzi e le istruzioni necessarie, metodi di visita per documenti delicati che sono ormai antiquati e praticamente inutili.
Ma tutto il denaro che ci trattengono tutti i santi mesi dalle buste paga dove và a finire? non voglio cimentarmi in calcoli che potrebbero ancora di più innalzare il mio livello di rabbia e indignazione. Giusto per rendere l'idea, le trattenute che esercitano sul mio resoconto mensile si aggirano sempre a circa 400 euro e alcuni mesi toccano quasi la soglia degli 800. Moltiplichiamoli per un totale di circa 5 milioni di operai, che cifra ne vien fuori? ....................
Chissà come sarà tra qualche anno.
Ammiro persone come Simone Perotti che hanno avuto il coraggio di prendere la proprio vita per mano e condurla verso la vera libertà. Come dice lui stesso, non bisogna prendere nessuno come esempio. Ognuno di noi sa di se e deve trovare il modo migliore e più adatto per uscire da questo sistema, per vivere davvero bene o quantomeno di inglobarsi al meglio.
Ha ragione quando dice che non bisogna partire dalla collettività per cercare la soluzione ma bensì dall'individualità, perchè soltanto se ognuno di noi prende davvero coscenza del proprio essere, un domani potremmo vivere in un mondo migliore.
Cambiare è possibile. Lo dice lui, lo dico io e lo dicono in tanti.