La Matrice

Lasciate che vi dica perchè siete qui.
Siete qui perchè sapete qualcosa. Ciò che sapete non riuscite a spiegarlo ma lo percepite. E' una vita che avete queste percezioni. Che al mondo cioè ci sia qualcosa che non funziona affatto. Non sapete cos'è - ma è qualcosa che vi fa impazzire, come una scheggia che vi perfora la mente. E' questa la sensazione che ha fatto si che vi avvicinaste a me. Sapete di cosa sto parlando?

Della Matrice?

Volete sapere di cosa si tratta? La matrice è ovunque. E' tutt'intorno a noi. Persino ora, proprio in questa stanza. Potete vederla se guardate fuori dalla finestra o se accendete il vostro televisore. Potete avvertirne la presenza quando andate al lavoro, quando andate in chiesa, quando pagate le tasse. E' il mondo che è stato occultato ai vostri occhi, che vi allontana dalla verità.

Quale verità?

Che sei uno schiavo come tutti gli altri. Anche tu sei nato in cattività. Nato in una prigione che non riesci ad odorare, gustare o toccare - una prigione della mente. Purtroppo, a nessuno si può dire cosa sia la Matrice - devi scoprirlo da solo...

...sto cercando di liberare la tua mente. Ma posso solo mostrarti la porta. Sei tu che devi decidere di oltrepassare la soglia.

mercoledì 9 maggio 2012

Stanchezza

Molta gente si sta stancando, forse perché finalmente si sta rendendo conto che ci stanno prendendo in giro. Io ascolto, osservo ed evito commenti che ormai risultano essere noiosi e monotoni però l'idea è sempre la stessa e inizia ad avere molte cose in comune con lo stato d'animo della gente. Chissà se qualcosa si sta muovendo o se si tratta del solito fuoco di paglia che verrà spento con le solite notizie false e i soliti inciuci. Si parla in tv e sui giornali di suicidi e di disperazione generale. Il movimento 5 stelle di Beppe Grillo inizia a prendere corpo in maniera concreta; sarà questa la volta buona per una svolta radicale del sistema o ci sarà bisogno di una azione violenta per abbattere questo sistema marcio che, opprime i popoli e tuteli i pochi potenti che si spartiscono la torta? Il presidente della Repubblica dovrebbe essere il garante della costituzione, il protettore del popolo e invece? Ha mosso due pedine e messo al potere un gruppo di potenti che obbligano la maggioranza del popolo a sacrifici assurdi mentre loro guadagnano mangiano e speculano sulle nostre spalle. Io spero che si possa arrivare ad una conclusione per liberarci una volta per tutte di tutto il marcio che ci distrugge. ches

lunedì 23 gennaio 2012

Ribelliamoci!!!

Cittadini degli Stati Uniti d’America, siamo Anonymous. Questo è un urgente richiamo d’allerta per tutte le persone degli Stati Uniti. Il giorno che tutti noi stavamo aspettando è purtroppo giunto. Gli Stati Uniti stanno censurando Internet. La nostra evidente risposta è che non rimarremo seduti mentre ci vengono portati via i nostri diritti da un governo al quale affidiamo la loro stessa tutela. Questa non è una chiamata alle armi, ma un richiamo a conoscere e ad agire! Il Governo degli Stati Uniti ha superato ogni limite dandoci un falso senso di libertà. Pensiamo di essere liberi e di poter fare quello che vogliamo, ma in realtà siamo molto limitati e abbiamo un grosso numero di restrizioni per quello che possiamo fare, per quello che possiamo pensare, e anche per come veniamo educati. Siamo stati talmente distratti da questo miraggio di libertà, che siamo diventati esattamente cosa cercavamo di evitare. Per troppo tempo, siamo rimasti fermi quando i nostri fratelli e sorelle venivano arrestati. Per tutto questo tempo, il governo ha ordito intrighi, tramando modi per incrementare la censura attraverso il blocco degli ISP, il blocco dei DNS, la censura dei motori di ricerca, dei siti, e una varietà di altri metodi che direttamente si oppongono ai valori e alle idee che condividono sia Anonymous, ovviamente, che gli stessi padri fondatori di questo paese, che credevano nella libertà di parola e di stampa. Gli Stati Uniti sono spesso stati indicati come esempio ideale di paese libero. Quando la stessa nazione che è conosciuta per la sua libertà e i suoi diritti inizia ad abusare delle sue proprie persone, allora bisogna iniziare a combattere, perché gli altri la seguiranno presto. Non pensiate che perché non siete cittadini americani, questa storia non vi riguardi. Non potete rimanere ad aspettare che la vostra nazione faccia lo stesso. Dovete fermare tutto questo prima che cresca, prima che venga riconosciuto come accettabile. Dovete distruggerlo dalle fondamente, prima che diventi troppo potente. Possibile che il governo americano non abbia imparato dal passato? Non ha visto le rivoluzioni del 2011? Non ha notato che ci siamo opposti ogni qualvolta ci siamo imbattuti in tutto ciò e che continueremo a farlo? Ovviamente il governo statunitense pensa di essere esente. Questo non è solamente un richiamo collettivo di Anonymous a darci da fare. Cosa può mai risolvere un attacco DDoS? Che cosa può essere attaccare un sito rispetto i poteri corrotti del governo? No. Questo è un richiamo per una protesta di grandezza mondiale sia su internet che nella vita reale contro il potere. Diffondete questo messaggio ovunque. Non possiamo tollerare quello che sta succedendo. Ditelo ai vostri genitori, ai vostri vicini, ai vostri colleghi di lavoro, ai vostri insegnati e a tutti coloro con i quali venite in contatto.Tutto quello che stanno facendo riguarda chiunque desideri la libertà di navigare in forma anonima, parlare liberamente senza paura di ritorsioni, o protestare senza la paura di essere arrestati. Andate su ogni rete IRC, su tutti i social network, in ogni community on-line e dite a tutti l’atrocità che sta per essere commessa. Se protestare non sarà abbastanza, gli Stati Uniti dovranno vedere che siamo davvero una legione e noi dovremo unirci come una sola forza opponendoci a questo tentativo di censurare Internet ancora una volta, e nel frattempo scoraggiare tutti gli altri governi dal tentare ancora. Noi siamo Anonymous. Noi siamo una legione. Non perdoniamo la censura. Non dimentichiamo la negazione dei nostri diritti come esseri umani liberi. Questo è per il governo degli Stati Uniti. Dovevate aspettarvi la nostra reazione.

lunedì 6 giugno 2011

In un altro Paese

Documentario sugli eroi che in Italia non esistono più.
Giovanni Falcone Paolo Borsellino e tutti quelli che hanno costruito e mandato avanti il Pool antimafia di Palermo.

lunedì 2 maggio 2011

Da Polsarda a Coopservice

Eccoci qua, la soluzione per noi dipendenti aeroportuali è arrivata.
Finalmente il passaggio del testimone è avvenuto.
Sarà sicuramente un bel salto di qualità quello che ci aspetta in aeroporto. La solidità e la storia della Coopservice parlano da sole, per noi quindi sarà un motivo di serenità e di stimoli per dimostrare e ricambiare la fiducia data a tutti i 56 addetti assorbiti dalla nuova società.
Rimangono i 3 mesi di stipendi non percepiti dalla Polsarda per i quali ci stiamo attivando proprio come ormai stanno facendo gli ex colleghi di Sassari che versano in condizioni peggiori delle nostre. Io vi auguro che possiate risolvere la vostra situazione ormai assurda e impietosa nella quale siete stati trascinati. Auguri!

Per quanto riguarda noi diciamo, benvenuta Coopservice.

lunedì 11 aprile 2011

Polsarda: Colleghi di Sassari incatenati in piazza



Ecco qua la disperazione dei miei colleghi di Sassari costretti ad azioni estreme per far valere il nostro sacro santo diritto alla retribuzione.

Sono perfettamente d'accordo con ciò che dice il mio collega che purtroppo non conosco di persona e aggiungo soltanto un particolare: ad oggi 11 aprile 2011 noi aeroportuali non abbiamo percepito lo stipendio di febbraio e tra qualche giorno scatta la data dello stipendio di marzo; quindi due mesi di arretrati.
La vostra situazione comunque è molto più grave e spero vivamente che all'incontro di domani 12 aprile 2011 tra azienda prefetto e sindacati ci possano essere dei risultati che porteranno alla risoluzione del problema una volta per tutte.
Aggiungo anche un'altra cosa, purtroppo anche a olbia abbiamo colleghi che coprono i turni e remano contro chi protesta.
Siamo sulla stessa barca, avanti così senza fermarci.
In bocca al lupo!

venerdì 18 marzo 2011

Lettera di Adriano Celentano al Corriere della sera


La cosa piu incredibile che più di tutti impressiona è lo stato di ipnosi in cui versano gli italiani di fronte ai fatti sconcertanti di una politica che non è più neanche politica ma piuttosto qualcosa di maleodorante e che di propostito vorrebbe trastullarci in uno stato confusionale dove sempre di meno si potrà distinguere il bene dal male.
Sparisce quindi quel campanello di allarme che ci mette in guardia quando c'è qualcosa che non quadra nei comportamenti di un individuo, un qualcosa che detto in una parola si chiama sospetto. E di sospetti sul nostro presidente del consiglio tanto per fare un esempio ce ne sono abbastanza e così, nel bel mezzo di una tragedia che sta vivendo il giappone dove fuoco e acqua stanno distruggendo tante vite umane senza contare l'aspetto piu insidioso dovuto alle radiazioni liberatesi nell'aria, il nostro presidente del consiglio non demorde. Il progetto sul nucleare in Italia andrà avanti. L'orientamento popolare contro le centrali nucleari decretato dal referendum fatto 24 anni fa fu chiarissimo. Ma per Berlusconi non basta, chi se ne frega della sovranità popolare. Ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo e Casini che fino a prima della tragedia di questi giorni ha sempre parlato in modo equilibrato, subito dopo il terremoto, intanto che le radiazioni cominciavano a liberarsi nell'aria e 300.000 persone venivano evaquate dalle loro case ci ha tenuto a ribadire con una certa fierezza il suo parere favorevole al nuclerare facendo quasi un rimprovero al governo per non aver ancora iniziato i lavori. Caro Casini che tu fossi un nuclearista convinto lo sapevamo tutti e io rispetto la tua opinione anche se è orribile. L'Italia è uno dei paesi a maggior rischio sismico. Come tu sai le radiazioni sono pericolose non soltanto perchè si muore ma per il modo in cui si muore, una sofferenza di una atrocità inimmaginabile e poi non si è mai in pochi a morire specialmente quando la catastrofe raggiunge dimensioni come quella che sta vivendo la povera gente in Giappone. E non venirmi a dire che le centrali nucleari di terza generazione sono piu sicure della seconda e che ancora piu sicure della terza saranno quelle di quarta, disponibili per altro nel lontano 2030. La verità è che tu e Berlusconi siete degli ipocriti marci. Lo sapete benissimo che per quanto sicure possono essere le centrali atomiche anche di decima e undicesima generazione il vero pericolo sono soprattutto le scorie radioattive che nessuno sa come distruggere e che gia più di mezzo mondo ne è impestato. Ora il mio potrebbe sembrare un appello, ma non lo è. E' una preghiera, una preghiera che non è rivolta ai politici, loro non sanno quello che fanno. Per cui mi rivolgo a tutti quelli che invece li votano i politici, di destra, di sinistra, studenti, leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene non disertate il referendum, questa volta sarebbe un suicidio. Dobbiamo andare a votare anche se il governo spostasse la data del referendum al giorno di natale.

Adriano Celentano

lunedì 7 marzo 2011

La A.S.L. non paga, Polsarda protesta


Questo è l'articolo comparso due giorni fa sulla Nuova Sardegna.
A quanto pare anche quella parte di lavoratori e sindacati che mesi fa si sono dissociati dal protestare in comunione con la CGIL e i colleghi di Olbia, hanno finalmente deciso di manifestare il proprio disagio.

La situazione che si è sviluppata in questi ultimi mesi è la seguente;
dopo il sit-in e lo sciopero attuato dalla Filcams CIGL di Olbia e di una parte di guardie giurate che operano appunto a Olbia, l'azienda si è impegnata ad erogare gli stipendi ai dipendenti che operano nell'ambito della sicurezza aeroportuale. Questo è nato con tutta probabilità per via delle pressioni della società di gestione dell'aeroporto (GEASAR) attuate nei confronti della Polsarda, per fare in modo che i "propri" addetti alla sicuezza lavorassero in tutta serenità e probabilmente evitare altre proteste simili che non facevano di certo bene all'immagine che la GEASAR ha di se.
Purtroppo quella fetta di torta però, non basta per pagare tutti gli stipendi arretrati di tutti i dipendenti. Il "conflitto" quindi è stato inevitabile.
Io capisco e sono solidale con i colleghi che lavorano a Sassari, qui a Olbia abbiamo vissuto le stesse situazioni e ci siamo mossi per manifestare a favore dei notri diritti.
L'unica domanda che mi sono posto è questa, perchè le sigle sindacali di Sassari e i dipendenti non si sono uniti a quelli di Olbia 5 mesi fa per la stessa causa?
Potevamo stare tutti nella stessa barca, tutti uniti e compatti forse potevamo ottenere molto di più.

sabato 22 gennaio 2011

Parole Sacre

Dice tutto lui...




Continuate a seguire i programmi spazzatura, a comprare giornali di gossip...

Io preferisco lui e tanti altri.
Se volete ascoltate.

Per tutti quelli che....

Per tutti quelli che come me, si sentono schiavi di questo sistema.
Voglio che sappiate che non bisogna arrendersi, anche se tutto quello che ci circonda sembra troppo più forte di noi.
Io sono un operaio con tutti i problemi che ne conseguono. Sono costretto ogni giorno a vedere facce che non mi piacciono e a vivere situazioni che eviterei in qualsiasi altra occasione. Questo è il prezzo di chi come me è costretto a lavorare per poter mangiare.
Tutto ciò che ci circonda ci trasmette rabbia, dobbiamo affrontarlo tutti i giorni e poi scarichiamo le nostre frustrazioni su cose o persone che non meritano o che comunque non sono la causa di questo malessere.
Se chi comanda si impegnasse almeno per rendere questo sistema funzionante ci sarebbero sicuramente meno persone come me che vorrebbero abbatterlo o quanto meno cambiarlo.
Invece le cose vanno male sempre di più. In tv ci spacciano delle stronzate incredibili mentre per strada, nei posti di lavoro, insomma nella vita di tutti i giorni che quelli come me affrontano, le cose non stanno come dicono.
Non c'è lavoro per i giovani? E' ovvio, alla A.S.L. ci sono persone che lavorano da 46 anni e invece di dedicarsi finalmente alla loro vita decidono di continuare a ad esercitare il loro lavoro a discapito di tanti ragazzi che potrebbero tranquillamente rimpiazzarli.
I politici parlano di sprechi? Ma non si rendono conto che sono ridicoli?
Vedo decine di macchine della polizia parcheggiate tutti i giorni a marcire sotto le intemperie del tempo, mentre nell'ufficio soprastante gli agenti sono a malapena quattro o cinque per turno. Tutto pagano da noi ovviamente. Dicono che non c'è benzina.
Qui in Italia si sono inventati se non sbaglio "il ministro per la semplificazione normativa" e io mi chiedo cosa stia semplificando. Vi siete mai letti il codice civile o qualche contratto nazionale di qualche categoria di lavoratori? bene, allora rinunciateci a meno che non siate affiancati da un buon avvocato o abbiate studiato un po' di diritto che possano tradurvi o aiutare a capire quello che c'è scritto.
Negli enti statali c'è un'incompentenza che trabocca. Medici che non sanno usare il computer perchè chi li gestisce non è in grado di fornire i mezzi e le istruzioni necessarie, metodi di visita per documenti delicati che sono ormai antiquati e praticamente inutili.
Ma tutto il denaro che ci trattengono tutti i santi mesi dalle buste paga dove và a finire? non voglio cimentarmi in calcoli che potrebbero ancora di più innalzare il mio livello di rabbia e indignazione. Giusto per rendere l'idea, le trattenute che esercitano sul mio resoconto mensile si aggirano sempre a circa 400 euro e alcuni mesi toccano quasi la soglia degli 800. Moltiplichiamoli per un totale di circa 5 milioni di operai, che cifra ne vien fuori? ....................
Chissà come sarà tra qualche anno.
Ammiro persone come Simone Perotti che hanno avuto il coraggio di prendere la proprio vita per mano e condurla verso la vera libertà. Come dice lui stesso, non bisogna prendere nessuno come esempio. Ognuno di noi sa di se e deve trovare il modo migliore e più adatto per uscire da questo sistema, per vivere davvero bene o quantomeno di inglobarsi al meglio.
Ha ragione quando dice che non bisogna partire dalla collettività per cercare la soluzione ma bensì dall'individualità, perchè soltanto se ognuno di noi prende davvero coscenza del proprio essere, un domani potremmo vivere in un mondo migliore.
Cambiare è possibile. Lo dice lui, lo dico io e lo dicono in tanti.

domenica 28 novembre 2010

Articoli sui giornali riguardanti la Polsarda

Questa lista verrà aggiornata ogni volta che verrà pubblicato un articolo che riguardi la situazione dell'azienda in cui lavoro.

Ecco la lista di tutti gli articoli pubblicati in questi ultimi mesi che documentano la situazione dell'azienda che si occupa di vigilanza della quale faccio parte.
Curiosi sono quelli pubblicati il 21 settembre 2010 che parlano dei fondi stanziati dalla regione destinati alla ASL n°1 di Sassari, necessari per sistemare la situazione economica Polsarda. Sapete una cosa? Il problema non è stato risolto; ad oggi 28 novembre 2010 noi dipendenti abbiamo percepito soltanto il 50% dello stipendio inerente la mensilità di settembre.
I soldi dove sono finiti? Era una bufala?
Siamo liberi di pensare quello che vogliamo.
Le notizie che ci giungono non sono rassicuranti.
A quanto pare la ASL non sta rispettando gli impegni.
Ovviamente si tratta di chiacchiere e non posso scrivere con certezza che le cose siano effettivamente così.
Come già detto nei miei post stiamo a cuore soltanto alla carta stampata...
a voi lascio le considerazioni del caso.

La Nuova Sardegna 17 giugno 2010
La Nuova Sardegna 12 luglio 2010
La Nuova Sardegna 01 agosto 2010
La Nuova Sardegna 06 agosto 2010
L'Unione sarda 06 agosto 2010
La Nuova Sardegna 07 agosto 2010

L'Unione sarda 07 agosto 2010
L'Unione sarda 02 settembre 2010
La Nuova Sardegna 11 settembre 2010
L'Unione sarda 12 settembre 2010
La Nuova Sardegna 14 settembre 2010
La Nuova Sardegna 21 settembre 2010
L'unione sarda 21 settembre 2010
L'Unione sarda 22 settembre 2010
L'Unione sarda 25 novembre 2010
La Nuova Sardegna 26 novembre 2010
La Nuova Sardegna 5 marzo 2011
L'Unione sarda del 01 aprile 2011
La Nuova Sardegna 5 aprile 2011
La Nuova Sardegna 6 aprile 2011
L'Unione sarda del 6 aprile 2011
La Nuova Sardegna 7 aprile 2011
La Nuova Sardegna 9 aprile 2011
La Nuova Sardegna 13 aprile 2011
La Nuova Sardegna 13 aprile 2011
La Nuova Sardegna 13 aprile 2011
La Nuova Sardegna 18 aprile 2011
La Nuova Sardegna 19 aprile 2011
La Nuova Sardegna 21 aprile 2011
L'Unione sarda 22 aprile 2011
La Nuova Sardegna 23 aprile 2011
L'unione sarda 27 aprile 2011
La Nuova Sardegna 28 aprile 2011
La Nuova Sardegna 01 maggio 2011
L'unione sarda 01 maggio 2011
L'unione sarda 04 maggio 2011
La Nuova Sardegna 08 maggio 2011
L'unione sarda 09 maggio 2011
La Nuova Sardegna 12 maggio 2011
La Nuova Sardegna 13 maggio 2011
La Nuova Sardegna 01 giugno 2011
La Nuova Sardegna 02 giugno 2011
L'unione sarda 05 giugno 2011

venerdì 5 novembre 2010

Palazzine in rovina

Sono anni ormai che gli abitanti delle case popolari di via Imperia a Olbia sollecitano la regione Sardegna per effettuare un tempestivo lavoro di ristrutturazione.
Nonostante diversi interventi dei vigili del fuoco per abbattere numerosi cornicioni pericolanti, il comune per stappare le fognature ormai vecchie e sature, l'AREA (azienda alla quale appartengono le case ex I.A.C.P.) continua a snobbare tutto questo.



Intanto continuano a cadere pezzi di cemento ogni giorno. Le intemperie del tempo ormai non fanno fatica a sbriciolare quello che resta. I topi sono diventati pantegane di razza! Eppure gli abitanti continuano a pagare l'affitto in maniera puntuale da 30 anni...



Aspettiamo che pezzi del genere finiscano sulla testa di qualcuno???
Ormai siamo abituati in Italia, le istituzioni aspettano la tragedia prima di alzare il culo dalle poltrone bollenti a furia di covare sopra di esse!
Possibile che non esistano persone oneste, serie e con un po' di buon senso sedute su certe poltrone e che invece di scaldarle pensano a fare il proprio dovere?



Oppure aspettiamo che i bambini che giocano sotto i portici finiscano per fare un bel bagno rivitalizzante in questa stupenda piscina che si trova nel sottopassaggio pedonale?
Chissà magari un bel tuffo gioverebbe al loro sistema immunitario!




Ecco qua una bella colonna portante masticata dal tempo!
Reggerà? ma siiii........................................

Non c'è altro da dire per il momento.

Se volete vedere tutte le foto del "sito archeologico" di via Imperia basta guardare nella colonna a destra...

See you....

lunedì 13 settembre 2010

Sit-in lavoratori Polsarda fase 2

Ebbene si, ci risiamo. La situazione rispetto ad un mese fa è addirittura peggiorata.
Oggi, a distanza di circa 30 giorni, si è svolto il secondo sit-in dei lavoratori Polsarda davanti all'aeroporto Olbia Costa Smeralda ed il motivo è sempre lo stesso; il diritto al SALARIO!



Siamo al 13 di settembre, abbiamo affrontato la stagione lavorando a ritmi elevati e i risultati quali sono?
Ci ritroviamo con quasi due stipendi arretrati, quello di luglio e tra tre giorni scatta anche la data per lo stipendio di agosto (questo pomeriggio infatti dopo il sit-in è stata erogata la metà mancante della 14esima mensilità).




L'andazzo è questo:
dopo venerdì 7 agosto noi lavoratori non abbiamo più ricevuto comunicazioni da parte dell'azienda per quanto riguarda la situazione economica, la sigla sindacale che ci sostiene e ci rappresenta è stata snobbata e questo è uno dei motivi dello sciopero di oggi.
Possibile che sia così grave chiedere i nostri diritti?
Se la causa di tutto questo va imputata ad alcuni facoltosi clienti che a detta dell'azienda continuano a non pagare i servizi richiesti, perchè l'amministratore unico non si unisce ai suoi lavoratori per pretendere ciò che spetta a entrambe le parti?

I clienti che non pagano vanno scartati. Questo è il mio pensiero personale.
Ovvio che certe decisioni potrebbero ripercuotersi su una buona parte di guardie giurate, ma dubito anche che non ci possa essere una soluzione!
Noi non vediamo nemmeno un minimo di impegno da parte della ditta e anzi veniamo messi quasi in croce perché protestiamo per pretendere quello che ci spetta.



C'è da aggiungere anche che non siamo ancora uniti nonostante il problema riguardi TUTTI!
Vogliamo svegliarci?
Se molti dei nostri colleghi non sono d'accordo con il gruppo qui sopra indicato perché non propongono qualche idea?
Troppo semplice dire "protestare è inutile" oppure "non sono d'accordo a sostenere un sit-in qui in aeroporto" secondo me sono solo scuse.
Forse molti hanno paura...............................di cosa? mmmah...
sapete tutti che le manifestazioni svoltesi in aeroporto non sono organizzate per screditare nessuno, tantomeno la Geasar (società di gestione dell'aeroporto) che ha sempre pagato i servizi aeroportuali con puntualità!!! Peccato che la torta non basta per pagare tutti i 200 e passa dipendenti Polsarda.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso senza scaricare le colpe sui dipendenti che non ne hanno.
Non siamo noi che abbiamo creato questo disagio!!!!!!!!!!!!!!




Continuerò a ripeterlo sempre, posso avere milioni di euro nascosti sotto il materasso ma, se dò la mia disponibilità per un lavoro PRETENDO di essere pagato.
Otto ore di servizio per me non sono un hobby, bensì il mio dovere imposto da questo sistema.

Nonostante tutto non ci manca il sorriso :)
Foto scattate da me medesimo.
Video ripreso con il telefonino da mia cugina che ringrazio ;)
Per chi fosse interessato a tutto il book fotografico basta dirlo, tanto sapete chi sono.

Per ultimo inserisco il servizio andato in onda oggi su 5 stelle Sardegna. La qualità non è delle migliori perchè si tratta di immagini riprese con un telefonino.
Ovviamente hanno effettuato diversi tagli ma chissà, un domani potrebbe sbucare tutto il servizio senza censure (compito difficile con i tempi che corrono ma tentar non nuoce)



Sit in from ZenoH on Vimeo.

sabato 7 agosto 2010

Sit-in lavoratori Polsarda



Ebbene si, questa mattina dalle ore 10 alle ore 13 circa si è svolto davanti all'aeroporto Olbia Costa Smeralda un sit-in di una parte delle guardie giurate della Polsarda (azienda che si occupa di vigilanza in tutta la Sardegna) per manifestare il loro dissenso verso i continui ritardi dei pagamenti, situazione che ormai va avanti da oltre 2 anni e mezzo.
Il tutto è stato organizzato dalla Filcams CGIL che, da diverso tempo sostiene la causa dei suddetti lavoratori per far rispettare il loro diritto fondamentale...essere retribuiti!



Finalmente si è fatto un piccolo passo per protestare contro questa situazione. Gli operai vanno tutti i giorni a lavoro svolgendolo al meglio e fino ad oggi hanno sempre sostenuto l'azienda che, a detta del suo amministratore sta affrontando da ormai troppo tempo problemi legati ad alcuni clienti (di un certo spessore aggiungerei) che non pagano i servizi di vigilanza richiesti lasciando così le casse vuote per pagare i dipendenti.



Purtroppo non è bastato tutto questo tempo per porre rimedio a questa situazione. E' diritto quindi dei lavoratori manifestare il proprio disagio in modo civile e pacifico.
Bisogna mettere da parte la parola "guerra" e i vari screzi che possono esserci all'interno di un'azienda con oltre 200 dipendenti e alzare il tono per far valere tutti insieme il proprio diritto sacrosanto che è quello di essere pagati per il lavoro svolto.
Non c'è ne odio, ne cattiveria nel mettere in mostra il proprio disagio.
Una persona può avere tutti i soldi che vuole, le spalle coperte quanto vuole ma non può secondo me, mettersi a disposizione di un datore di lavoro senza pretendere lo stipendio. La dignità prima di tutto.



Quella di oggi è stata una manifestazione a favore di tutti, anche di quelli che fanno la voce grossa, si lamentano e poi ai fatti si tirano sistematicamente indietro.
Siamo in un paese "libero" ed è giusto che ognuno la pensi a modo suo però, ricordatevi una cosa, se ci saranno benefici ne favorirete anche voi!
Avere paura è inutile....guardatevi intorno...chi sta pagando le conseguenze di questa situazione? SOLO NOI!

Foto scattate da me medesimo questa mattina...
Come si suol dire "Pochi ma Buoni"



Il male non si augura a nessuno. Quello che spero io e credo di non essere il solo è che la situazione si possa risolvere da entrambe le parti.

Il nostro problema sono i soldi che purtroppo nel sistema in cui viviamo ci servono per mangiare.

domenica 1 agosto 2010

Noi abbiamo i privilegi

Qualche giorno fa mi hanno raccontato una storiella esilarante e mi è venuta voglia di renderla pubblica...

C'era una volta un addetto alla sicurezza aeroportuale.
Ha sempre fatto il suo lavoro nel miglior modo possibile con un'occhio al proprio culo e uno al buon senso...
Una sera di luglio quasi a fine turno, dopo aver visto, controllato e aiutato nel suo piccolo diversi passeggeri si presenta un omino con una richiesta...

"buona sera, dovrei uscire per chiedere informazione sul volo X perchè ho notato un notevole ritardo"

Voleva uscire da dove non era possibile e così,
l'addetto alla sicurezza con la sua pazienza e la sua gentilezza che lo contraddistinguono spesso, indica all'ometto dove doveva dirigersi per uscire e chiedere informazioni...
ed ecco qua l'ometto che cambia colore e con fare infastidito mette mano al suo portafoglio e tira fuori una tessera magica...

"mpff Guardi sono un parlamentare e devo uscire da qui"

la guardia sempre con il sorriso sulle labbra ribadisce all'ometto che,
poteva uscire tranquillamente dalle uscite come tutti i comuni mortali...
Ed ecco la massima della serata!

"Guardi che NOI (parlamentari) ABBIAMO I PRIVILEGI di uscire da dove vogliamo in tutti gli aeroporti!"
la guardia sapendo il fatto suo proprio perchè ha sempre un occhio rivolto verso il proprio posteriore ha risposto con un po' di sarcasmo...

"guardi signore, proprio perchè lavora in parlamento dovrebbe conoscere bene le leggi quindi da qui non può uscire ma deve racarsi da quella parte (indicando le uscite)"

Il colore dell'ometto parlamentare si è fatto paonazzo piano piano però si è diretto verso le uscite incrociando anche un gruppo di poliziotti che ovviamente gli hanno ribadito quello che la guardia li aveva detto qualche minuto prima...


Ma vi rendete conto? quando mi hanno raccontato la storiella ho avuto un mix di emozioni. Rabbia e felicità....
Ma non gli bastano i privilegi che hanno?
Stipendi esorbitanti, tutto gratis e ne vogliono ancora pur di prevalere sul più "debole"?
VERGOGNA! complimenti alla guardia che ha fatto bene il suo lavoro.

lunedì 21 giugno 2010

Discorso tipico dello schiavo

Come spesso accade il blog di Beppe Grillo pubblica discorsi, video e altre cose davvero molto interessanti.

Questo discorso è stato preso proprio da lì e siccome le reputo parole sante lo pubblico anche sul mio blog.



Eppure è proprio così. Molti di noi sono del tutto infinocchiati da questo sistema.
Alcuni miei colleghi di lavoro si stupiscono e a volte fan battute sul mio modo di prendere il "lavoro".
Si è vero, sono sempre scazzato, spesso svogliato perchè sono costretto a buttar via ore della mia vita per guadagnare il pane per poter vivere. Alucni mi definiscono mandrone io invece mi definisco così:
consapevole di essere schiavo e di conseguenza non del tutto "felice" di esserlo con tutto ciò che ne consegue.
Trovatemi almeno un prigioniero contento di esserlo se ci riuscite!

Complimenti a voi che vi ergete come se foste i migliori, come se da voi bisogna solo imparare e che rompete le palle per la minima stronzata solo per mettervi in evidenza, con la speranza di guagnarvi un posto in prima fila nel cosiddetto posto di lavoro! Svegliatevi e solo una prigione e sappiate che fate la gara per essere i migliori in un posto privo di libertà!
Le soddisfazioni sono altre...
E sappiate anche che non sarete mai i migliori...