La Matrice

Lasciate che vi dica perchè siete qui.
Siete qui perchè sapete qualcosa. Ciò che sapete non riuscite a spiegarlo ma lo percepite. E' una vita che avete queste percezioni. Che al mondo cioè ci sia qualcosa che non funziona affatto. Non sapete cos'è - ma è qualcosa che vi fa impazzire, come una scheggia che vi perfora la mente. E' questa la sensazione che ha fatto si che vi avvicinaste a me. Sapete di cosa sto parlando?

Della Matrice?

Volete sapere di cosa si tratta? La matrice è ovunque. E' tutt'intorno a noi. Persino ora, proprio in questa stanza. Potete vederla se guardate fuori dalla finestra o se accendete il vostro televisore. Potete avvertirne la presenza quando andate al lavoro, quando andate in chiesa, quando pagate le tasse. E' il mondo che è stato occultato ai vostri occhi, che vi allontana dalla verità.

Quale verità?

Che sei uno schiavo come tutti gli altri. Anche tu sei nato in cattività. Nato in una prigione che non riesci ad odorare, gustare o toccare - una prigione della mente. Purtroppo, a nessuno si può dire cosa sia la Matrice - devi scoprirlo da solo...

...sto cercando di liberare la tua mente. Ma posso solo mostrarti la porta. Sei tu che devi decidere di oltrepassare la soglia.

lunedì 7 marzo 2011

La A.S.L. non paga, Polsarda protesta


Questo è l'articolo comparso due giorni fa sulla Nuova Sardegna.
A quanto pare anche quella parte di lavoratori e sindacati che mesi fa si sono dissociati dal protestare in comunione con la CGIL e i colleghi di Olbia, hanno finalmente deciso di manifestare il proprio disagio.

La situazione che si è sviluppata in questi ultimi mesi è la seguente;
dopo il sit-in e lo sciopero attuato dalla Filcams CIGL di Olbia e di una parte di guardie giurate che operano appunto a Olbia, l'azienda si è impegnata ad erogare gli stipendi ai dipendenti che operano nell'ambito della sicurezza aeroportuale. Questo è nato con tutta probabilità per via delle pressioni della società di gestione dell'aeroporto (GEASAR) attuate nei confronti della Polsarda, per fare in modo che i "propri" addetti alla sicuezza lavorassero in tutta serenità e probabilmente evitare altre proteste simili che non facevano di certo bene all'immagine che la GEASAR ha di se.
Purtroppo quella fetta di torta però, non basta per pagare tutti gli stipendi arretrati di tutti i dipendenti. Il "conflitto" quindi è stato inevitabile.
Io capisco e sono solidale con i colleghi che lavorano a Sassari, qui a Olbia abbiamo vissuto le stesse situazioni e ci siamo mossi per manifestare a favore dei notri diritti.
L'unica domanda che mi sono posto è questa, perchè le sigle sindacali di Sassari e i dipendenti non si sono uniti a quelli di Olbia 5 mesi fa per la stessa causa?
Potevamo stare tutti nella stessa barca, tutti uniti e compatti forse potevamo ottenere molto di più.

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